mercoledì 4 dicembre 2013

Babbo Natale e la dichiarazione dei redditi

Martedì, h 11.00. 
R., 6 anni, è l'ultimo paziente prima della pausa pranzo. E' un bambino piuttosto riservato e inibito.
Oggi arriva di buonumore. E' accompagnato dal padre.
Entrano nella mia stanza.


"lo-lo-lo-lo-lo sai che io a Babbo Tale chiedo il 'itedo (nintendo n.d.r.), la cucina, la ca'ossa ( carrozza n.d.r.; diciamo che non si è ancora differenziato completamente dalla sorella gemella), e ...volare"
"volare!?" chiedo io interessata.
"sì, vojo pova'e a vola'e".
"ah ah ah" lo schernisce il padre "e poi!? Babbo Natale quest'anno è povero" e continua, rivolto verso di me "mia moglie sta perdendo il lavoro, R. lo sa".
Io e R. abbiamo la stessa faccia interrogativa. 
Mi sembra di leggere nei pensieri di R.: "e quindi? Cosa centra la mamma!?"

Eh no.
Anche Babbo Natale fa le differenze!?
Non ci credo.
Questo significa che quest'anno i genitori dovranno ricordarsi di allegare la dichiarazione dei redditi alla letterina dei propri figli.
Chissà se i palloncini riusciranno a volare leggiadri con tutta quella paccottaglia di documenti.
Già ce lo vedo il grassone vestito di rosso a toccasciarsi la barba intonsa e farsi grasse risate di fronte alla letterina di R.
"oh oh oh, ma quale nintendo!!!! Questo bambino è troppo povero. oh oh oh, ma quale volare!!! L'unica cosa che possiamo portargli è...un quaderno. oh oh oh. Anzi, con R. voglio proprio esagerare...gli regalo anche una penna!oh oh oh". E grasse risate dei folletti.

La mia famiglia è numerosa.
E il mio Babbo Natale è sempre stato "povero".
Inizialmente mi chiedevo perchè le mie compagne di scuola, in 1a-2a elementare ricevessero quintali di regali e io invariabilmente, sempre:
un gioco + una cosa utile
(e con cosa utile intendo: tuta, vestiti, pastelli, zaino, a rotazione).
Poi ho smesso di farmi domande.
L'importante era che quei regali fossero per me. Proprio per me.
E poi io l'avevo visto, vestito di rosso con la barba. Ne ero certa.
Un anno, per verificare l'autenticità di B. Natale gli chiesi di autografarmi un bigliettino lasciato sotto l'albero, e di non buttare le bucce del mandarino, appositamente lasciato per ristorarlo. I miei 3 fratelli fecero lo stesso.
Alla mattina mi svegliai entusiasta.
Corsi sotto l'albero.
Eccola lì, la firma di Babbo Natale! ora avevo le prove!
Fu una delusione scoprire che il mio bigliettino era firmato "Santa Claus" e quelli dei miei fratelli "Babbo Natale": o il mio era l'unico originale, o qualcuno stava bluffando e si era pure mangiato tutti i mandarini.


Fu una tragedia scoprire l'inesistenza di Babbo Natale.
Quel bigliettino e quella firma falsa (l'artefice distratto era stato mio padre) si riempirono di lacrime.
Avrei voluto urlare al mondo intero che era tutta un'invenzione.
Io sapevo la verità, ma i bambini non mi avrebbero creduto.
Così ho custodito il segreto.
Ad ogni ritorno dalle feste natalizie qualche amichetta mi svelava di aver scoperto i genitori in tentativi impacciati di camuffarsi da Babbo Natale. Babbo Natale non esisteva.
E io, facendo spallucce, rispondevo sempre "lo sapevo già!".
Col tempo il Natale è diventato "mi serve questo \ comprami questo" o addirittura.. "dammi i soldi".
Non c'era più la magia della letterina, lo spacchettamento, la sorpresa.

Non credo più a Babbo Natale, so bene che si tratta di una favola per i piccoli.
Ma credo al messaggio di cui Babbo Natale è testimone: la gratuità del dono.
Riflettete insieme a me: è l'unico omone barbuto che si è mai reso disponibile a portare regali in tutto il mondo, senza guardare la spesa, il lucro o eventuali profitti sessuali.
Con gli anni, la maturità, e le persone di cui mi sono circondata ho recuperato il valore del Natale.
Amo fare regali pensati, azzeccati, e non buttati lì.
Amo impacchettarli con le mie mani, aggiungendo sempre un tocco personale: l'anno scorso ho realizzato un portachiavi per tutte le mie amiche, con delle pietre.
Odio i regali riciclati: piuttosto non fatelo.
Odio i regali fatti "tanto per", giusto per legami di sangue o obblighi imposti da non si sa chi: piuttosto adotta una pigotta.


I bambini sono affascinati da Babbo Natale.
Perchè fargli pesare la crisi, le tasse, il lavoro e l'incombenza dei soldi che non bastano mai.
Almeno loro, lasciamoli fuori dai nostri problemi.
Regaliamo quello che le nostre finanze ci permettono, educhiamoli al valore dei soldi e al rispetto dei giochi.
Ma lasciamoli vivere sereni.
E lasciamogli credere che esista Babbo Natale, e che, almeno per lui, siano tutti uguali.
Senza differenze di reddito 



Mercoledì mattina, h 10.00.
G, 8anni : "lo sai che nella mia scuola abbiamo fatto l'albero!?"
Io: "di già!? Wow, chissà che bello!"
G: "Sì, l'abbiamo fatto presto perchè tra poco lo dobbiamo resituire..."
Io: "Restituire!?!?!?!?! A chi!?"
G: "ehm praticamente la maestra D. l'ha comprato dai cinesi, ma dopo che l'abbiamo addobbato con le nostre cose, i cinesi se lo riprendono e lo mettono nel loro negozio."

(no comment)
Avviso: le immagini sono tratte dal web.

6 commenti:

  1. Che post meraviglioso! Anche io adoro fare regali pensati ed impacchettarli con le mie mani, e detesto quelli fatti d'obbligo o riciclati (orrore!).
    Per quanto riguarda Babbo Natale, non saprei, io credo di aver sempre saputo che non esisteva, quindi mi sono evitata la somma delusione che prova la maggior parte dei bimbi scoprendo la verità. Nonostante tutto, la figura di Babbo Natale rappresentava la linea diretta con i miei regali XD Ricordo che dicevo così: "Mamma, mi piace quella Barbie, la metti nella lista di Babbo Natale?" ben sapendo che erano i miei a comprarmi i regali. Nemmeno io ne ricevevo quintali, anche se ero figlia unica. Sono sempre stata educata a valore dei soldi, non ho mai avuto millemila Barbie (al massimo pelouche a gogo, che adoro tutt'ora *w*), e dopo un paio di anni cominciai a chiedere libri al posto dei giocattoli XD Se mi piaceva qualcosa che però i miei non potevano permettersi, mi chiedevano semplicemente di scegliere qualcos'altro, e io non me ne facevo un cruccio. Mentre vedevo le mie compagnette fare capricci assurdi per questo o quel giocattolo o.O Boh, sarà che sono sempre stata, come dice mia mamma, "responsabile e per niente capricciosa".
    Concordo che i bambini andrebbero lasciati senza pensieri, finchè si può (a meno che non ci siano situazioni molto gravi e critiche), ma di spiegargli comunque le cose senza fargliele ovviamente pesare troppo. Dipende anche dall'età credo, perchè se parliamo di un bimbo di 8-10 anni okay, ma se parliamo di pargoletti allora è giusto che vivano la festa al meglio!
    Uhm, ma si è capita la pappardella che ho scritto?? o.O XD
    Bacione tesoro miooooooo <3

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    1. Ariel ma che commento ricco di significato!
      Grazie!
      Adoro le persone come te: figlie uniche, ma comunque non menose e capricciose.
      Concludo dicendo che sono convinta che i miei fratelli siano una ricchezza, ma confesso che da piccola avrei voluto eliminarli. Almeno a Natale ^_^
      Grazie ancora per questo commento "sentito".
      Sei sempre fantastica!

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  2. Ciao Ele, che post bellissimo!! Mi hai davvero tolto le parole di bocca, condivido tutto quello che hai scritto! Anche per me il Natale è un momento magico.. Quando avevo 13-14 anni, andavo in un centro commerciale con qualche amica e in un solo pomeriggio compravo regali per tutte le mie compagne di classe (che non erano neanche vere e proprie amiche) spendendo massimo 10-15 euro. Ergo: compravo cavolate come candele, bagnoschiuma minuscoli o decorazioni per l'albero di scarso valore e anche io ricevevo le stesse cose che poi finivano nella spazzatura entro Capodanno. Adesso invece, anche grazie a maggiori possibilità economiche, tendo a fare regali più pensati e ricercati. Ne faccio meno, di solito mi concentro su genitori, sorella, fidanzato (è sempre il regalo più pensato, più ricercato e più costoso) e gli amici più stretti. Mi piace andare a cercare i regali in base alla persona a cui lo devo fare, pensando a qualcosa che possa essere prima di tutto utile e poi che gli possa piacere. Quando si avvicina il Natale, divento come una bambina e faccio il conto alla rovescia, perchè non vedo l'ora della cena della Vigilia dalla nonna e con il fidanzato, della messa di Natale in cui canto con i bambini tutti felici, della mattina di Natale quando spacchetto regali ancora in pigiama insieme a mamma, sorella (e gatto dall'anno scorso) e infine del pranzo e della cena insieme ai parenti! Penso che a Natale dovremmo essere tutti un po' come dei bambini per apprezzare di più la magia di questo giorno!!
    Complimenti ancora Ele, i tuoi post sono più belli ogni volta!! :)

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    1. Grazie mille del complimento Silvia! ^_^
      Fa sempre piacere riceverne!
      Sono felice che anche tu condivida la politica del "meno regali ma più pensati".
      Penso che sia l'idea giusta con cui spendere i soldi a cuor leggero.

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  3. A parte che il papà di R. sarebbe da redarguire istantaneamente perché ha rischiato di sfracellare l'idea di babbo natale in un nanosecondo, per il resto devo concordare con te, è bello fare i regali che sentiamo, quelli davvero dal cuore. Io quest'anno farò tante cosine fatte a mano, mentre con i miei amici più cari abbiamo deciso di regalarci una serata insieme in limousine per fare un po' di risate vestendoci in jersey shore style!

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    1. Ah ah ah voglio le foto della serata!!!
      Anche tra noi amici usciremo a mangiare, quest'anno abbiamo scelto un posto in stile tirolese ^_^
      Molto meglio una bevuta/mangiata in compagnia, che una marea di paccottaglia.
      Adoro i regali fatti a mano!
      Resto sempre affascinata *_*

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